Argomenti di politica industriale contro ACTA

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Di seguito vi sono argomenti che è possibile utilizzare per convincere i membri della Commissione "Industria, Trasporti, Ricerca ed Energia" (ITRE) dei pericoli dell'ACTA.



ACTA non promuovere l'innovazione

ACTA colpirà gli operatori del mercato più piccoli ed innovativi

ACTA inoltre scoraggerà l'innovazione. Estendendo la portata delle sanzioni penali da "favoreggiamento" fino a "violazione su scala commerciale", ACTA creerà strumenti giuridici che minacciano ogni attore di Internet. Diffuse pratiche sociali, come il file-sharing senza scopo di lucro tra gli individui, così come l’editing di informazioni da un sito web di successo o la distribuzione di innovativi strumenti tecnologici, potrebbero essere interpretate come “scala commerciale”. I fornitori di accesso, di servizi o di hosting, editor di siti web, soffriranno di una notevole incertezza giuridica, che li renderà vulnerabili al contenzioso dalle industrie dell'intrattenimento. Essi saranno quindi costretti ad attuare misure di censura danneggiando la libera connessione alla rete Internet.

Analisi di EDRI sul capitolo delle "sanzioni penali" dell'ACTA

ACTA non proteggerà le PMI Europee

Le indicazioni geografiche – un punto chiave per le piccole imprese europee e per il patrimonio culturale – sono per lo più escluse dll'ACTA. I pochi riferimenti alle indicazioni geografiche nell'ACTA non avranno che un mininmo effetto sul diritto nazionale dei paesi terzi (gli Stati Uniti, per esempio, non aggiorneranno nemmeno le proprie leggi allo standard dell'ACTA per le indicazioni geografiche).

ACTA non riuscirà ad affrontare la contraffazione dannosa

ACTA potrà fare ben poco contro la contraffazione veramente dannosa

Cina, Russia, India e Brasile, paesi dove si produce la maggior parte della contraffazione, non fanno parte di ACTA, ed hanno dichiarato pubblicamente che non ne faranno mai parte. Considerando la diffusa contrarietà presente nei confronti dell'ACTA, l’accordo ha perso ogni legittimità sulla scena internazionale. Esso ostacola l'avvento di un accordo a livello mondiale per combattere la contraffazione "reale".

Dichiarazione di Ciina, India e Brasile nel Concilio TRIPS contro ACTA

I numeri relativi alle perdite di posti di lavoro a causa della contraffazione sono falsi

Le lobby del copyright hanno pubblicato decine di studi, sostenendo che il file-sharing e la contraffazione hanno avuto conseguenze economiche disastrose. Nel marzo 2010, durante il dibattito al Parlamento Europeo sulla cosiddetta relazione Gallo, uno "studio" di TERA Consultants venne inviato ai deputati, al fine di "dimostrare" che il file-sharing aveva causato notevoli perdite di posti di lavoro nell'Unione Europea . Come al solito, la loro metodologie era fasulla e le loro conclusioni basate su dati empirici. Il Social Science Research Council - che ha effettuato un'importante studio sulla pirateria - si affrettò a pubblicare un documento che sfatava i risultati dello studio. Secondo il SSRC, anche se si ammette che alcuni settori dell'industria subisco perdite dirette a causa del file-sharing, lo studio TERA trascura il fatto che il denaro non speso per, ad esempio, CD e DVD si è semplicemente trasferito ad altre attività e settori, che potenzialmente contribuiscono in maniera migliore alla ricchezza economica e sociale dell'Unione.

Nota del Social Sciences Research Council su “piracy e lavoro in Europa” (PDF)