Controargomentazioni ad ACTA

De La Quadrature du Net
Révision datée du 1 mars 2012 à 22:20 par Yanfry (discussion | contributions) (ACTA impedirà la necessaria riforma della legge sul copyright dell'UE)
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Di seguito troverete argomentazioni che potranno aiutarvi a sfatare la bugie della Commissione UE sull'ACTA, diffuse dai membri pro-ACTA del Parlamento Europeo.



Potete scaricare questa scheda informativa in PDF (eng)

01/02/2012 - Nei giorni scorsi, la Commissione UE si è impegnata in un'aggressiva campagna per presentare l'ACTA come un accordo legittimo. In questo modo, usa le stesse tecniche di disinformazione che dichiara di cercare di affrontare.

Di seguito vi sono le affermazioni false diffuse dalla Commissione europea in un documento inviato ai Parlamentari Europei il 31 gennaio 2012, e le corrispondenti contro-argomentazioni.

Sommaire

"ACTA non è il SOPA o PIPA Europeo"

In alcuni importanti punti, ACTA è peggiore di SOPA. ACTA è il modello globale per leggi repressive così come SOPA:

ACTA è il modello per le leggi come SOPA/PIPA

Mentre SOPA/PIPA potrebbero essere stata messe da parte, per il momento, ACTA è un accordo globale negoziato al di fuori di arene democratiche, perseguendo una strategia di enforcement similare e vuole essere imposto a livello globale.

Articolo de La Quadrature sulla strategia dietro ACTA (eng)

I rappresentanti eletti dell'UE non saranno in grado di modificare ACTA

Se SOPA venisse adottato, il Congresso degli Stati Uniti potrebbero modificarlo o abrogarlo. L’ACTA impedirà all’UE, ai suoi Stati membri e agli altri firmatari di cambiare le proprie leggi su copyright e brevetti e di sistemare le loro bacate e malate politiche, per adattarle alla nuova economia della condivisione.

ACTA porterà a misure di censura extra-giudiziarie

Se l'ACTA sarà adottato, sarà possibile per l’industria dell’intrattenimento esercitare pressioni su tutti gli attori della Rete, sotto la minaccia di sanzioni penali per "favoreggiamento" (art. 23) ed attraverso la formula della "cooperazione" tra le parti (art.27.3), ACTA inoltre menziona "misure rapide" che siano da deterrente per futuri violazioni (art.27.1). In questo quadro giuridico gli attori di internet saranno gradualmente costretti a disporre blocchi automatici, filtri delle comunicazioni, cancellazione di contenuti online. Tali misure porteranno inevitabilmente a limitare le libertà degli utenti ‘on-line.

Dettagliata analisi del capitolo digitale dell'ACTA (eng)

Legislatori messicani hanno sottolineato i pericoli di ACTA per la libertà di espressione e di cultura

Nel giugno 2011, il Senato messicano ha approvato una risoluzione che sollecitava il Governo di non firmare l'Accordo Anti-Contraffazione ACTA. Nelle sue conclusioni, esso sostiene che il capitolo digitale potrebbe portare alla privatizzazione della censura online, con effetti nocivi sulla neutralità della rete (e quindi sulla libertà di espressione), sull'accesso alle comunicazioni o alla cultura.

Risoluzione del Senato Messicano su ACTA

ACTA fa parte del pericoloso programma sul copyright della Commissione

Difendendo questa politica simil-SOPA in ACTA, la Commissione sta preparando la strada per il programma di enforcement delle industrie del copyright, evitando ogni dibattito vero sulle vie alternative alla repressione. Questo si adatta con l’annunciata revisione delle direttive IPRED ed eCommerce.

Opinione de La Quadrature sul programma repressivo della Commissione

"ACTA tratta di violazioni della proprietà intellettuale organizzate e su larga scala"

Questo è semplicemente falso, dal momento che le sanzioni previste nell'ACTA si riferiscono anche ad infrazioni non commerciali.

ACTA si occupa sia di infrazioni commerciali che senza scopo di lucro

ACTA modifica il campo di applicazione delle sanzioni penali negli Stati Membri dell'UE, assicurando che saranno applicate per i casi di violazione su "scala commerciale", definiti come indurre "diretto o indiretto vantaggio economico o commerciale" (art. 23.1). Questo termine è vago, aperto all'interpretazione ed proprio chiaramente scorretto quando si tratta di definire l’ambito di un'applicazione proporzionata, in quanto non fa alcuna distinzione tra violazione commerciale e senza scopo di lucro

Articolo 23.10 dell'ACTA

La criminalizzazione della condivisione faceva parte del mandato ACTA della Commissione Europea

La Commissione sostiene che l'ACTA non prende di mira le violazioni di Copyright senza scopo di lucro degli utenti. Perché allora il 18 luglio 2007 il documento di discussione presentato nella consultazione interservizi della Commissione Europea per il mandato negoziale dell'ACTA include la criminalizzazione della condivisione non commerciale da parte di individui? Quest'ultima si riferisce esplicitamente alla necessità di sanzioni penali per: "significative violazioni intenzionali senza motivazione per scopo di lucro, in misura tale da incidere pregiudizialmente i titolari dei diritti di copyright (ad esempio, la pirateria internet)". Questa è una politica fondamentalmente difettosa e l'ACTA comporterà l'impossibilità di riformarla nella UE mentre la esporterà in tutto il mondo.

EC document di discussione sul mandato di negoziazione dell'ACTA

ACTA non rispetta la posizione del Parlamento Ue sulle sanzioni penali

L'ampiezza della definizione di scala commerciale dell'ACTA è in contrasto con la posizione del Parlamento Europeo sulla proposta IPRED 2 del 2007. Secondo il Parlamento Ue, atti "effettuati dagli utenti privati ​​per finalità personali e non commerciali" dovrebbero essere esclusi da sanzioni penali. ACTA contraddice questo, espandendo la definizione su scala commerciale per atti che forniscono un "vantaggio economico indiretto"

EDRi's analisi di EDRI sul capitolo delle "sanzioni penali" dell'ACTA

ACTA colpirà piccoli ed innovativi operatori del mercato

ACTA inoltre scoraggerà l'innovazione. Estendendo la portata delle sanzioni penali da "favoreggiamento" fino a "violazione su scala commerciale", ACTA creerà strumenti giuridici che minacciano ogni attore di Internet. Diffuse pratiche sociali, come il file-sharing senza scopo di lucro tra gli individui, così come l’editing di informazioni da un sito web di successo o la distribuzione di innovativi strumenti tecnologici, potrebbero essere interpretate come “scala commerciale”. I fornitori di accesso, di servizi o di hosting, editor di siti web, soffriranno di una notevole incertezza giuridica, che li renderà vulnerabili al contenzioso dalle industrie dell'intrattenimento. Essi saranno quindi costretti ad attuare misure di censura danneggiando la libera connessione alla rete Internet.

EDRi's analisi di EDRI sul capitolo delle "sanzioni penali" dell'ACTA

Traduzione in corso ...

"ACTA non cambia minimamente le leggi UE" e "fornisce un'adeguata protezione dei diritti fondamentali"

Anche in questo caso, la Commissione continua a sostenere che l'ACTA non va oltre il diritto comunitario, ma è semplicemente falso

Sul risarcimento danni e le misure di frontiera in particolare, l'ACTA va oltre la normativa UE

In un parere pubblicato lo scorso anno, eminenti accademici Europei hanno dimostrato come l'ACTA si scontro sia con il diritto comunitario che con le disposizioni di applicazione dell'accordo TRIPS - che è vincolante per l'UE - in particolare sulle misure alle frontiere, il risarcimento danni, la definizione di scala commerciale e la mancanza di garanzie.

Parere degli Accademici Europei sull'ACTA

===Uno studio richiesto dal Parlamento Europeo sottolinea la mancanza di garanzie e invita il Parlamento a respingere l'ACTA Uno studio indipendente commissionato dalla Direzione generale per le Politiche Esterne del Parlamento Europeo riconosce la mancanza nell'ACTA di garanzie per i diritti fondamentali, mentre sottolinea che "è difficile indicare i vantaggi significativi che ACTA potrebbe fornire ai cittadini dell'Unione al di là del quadro internazionale". Secondo lo studio, il ""il consenso incondizionato sarebbe una risposta inappropriata da parte del Parlamento europeo, dato i problemi che sono stati identificati con ACTA così com'è".

Studio commissionato dal Parliamento UE su ACTA (pdf)

Comitato Economico e Sociale Europeo (EESC) sottolinea che diritti fondamentali non vengono presi in considerazione dall'ACTA

In un parere in cui critica la strategia in materia di diritti di proprietà intellettuale della Commissione Europea, il Comitato Economico e Sociale Europeo sottolinea che "i diritti umani fondamentali, quali il diritto all'informazione, alla salute, a un'alimentazione sufficiente, alla selezione delle sementi da parte degli agricoltori e alla cultura, non sono sufficientemente presi in considerazione" in ACTA e che "questo impatterà sulla futura legislazione Europea che mirata all'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri." Secondo il Comitato EESC "ACTA persegue un costante rafforzamento della posizione dei titolari di diritti a fronte di un "pubblico" i cui diritti fondamentali (in materia di vita privata, libertà di informazione, segretezza della corrispondenza, presunzione d'innocenza) vengono sempre più indeboliti da legislazioni nettamente favorevoli ai distributori di contenuti".

Parere dell'EESC

ACTA impedirà la necessaria riforma della legge sul diritto d'autore dell'UE

Anche se l'ACTA rispettasse il diritto UE, non sarebbe ancora accettabile, in quanto vincola tutta l'Unione ad un accordo plurilaterale che ci impedisce di riformare il nostro diritto d'autore e la legge sui brevetti. Ciò è particolarmente scioccante in un momento in cui molti cittadini e gruppi di pressione chiedono una riforma di queste leggi.

Proposta de La Quadrature per il futuro del copyright

"ACTA is needed because protecting intellectual property is protecting EU jobs"

ACTA won't protect European SMEs

Geographical indications – a key point for Europe's small businesses and cultural heritage – are mostly excluded from ACTA. The few references to geographical indications in ACTA will have no or very little effect on third countries' national law (the United States for instance, won't even upgrade its laws to the ACTA standard on geographical indications).

Numbers regarding job losses due to counterfeiting are bogus

The copyright lobbies have issued dozens of studies alleging that file-sharing and counterfeiting had disastrous economic consequences. In March 2010, during the debate at the EU Parliament on the so-called Gallo report, a “study” by TERA consultants was sent to MEPs in order to "demonstrate" that file-sharing would result in impressive job losses in the European Union. As usual, their methodolgy was bogus, and their findings based on no empirical data. The Social Science Research Council – which carried out a major study on piracy - was quick to publish a document debunking the study's findings. According to the SSRC, even if one admits that some sectors in the industry suffer losses directly because of file-sharing, the TERA study overlooks the fact that the money not spent on, say, CDs and DVDs is simply transferred to other activities and sectors, which potentially better contribute to EU economic and social wealth.

Note by the Social Sciences Research Council on “piracy and jobs in Europe” (PDF)

ACTA will favour big businesses over innovators and creators

ACTA will actually hamper innovation and creativity in the EU and worldwide. By broadening the scope of civil and criminal sanctions and establishes new procedural rules favouring the entertainment industries, ACTA will chill EU innovators, start ups and venture capitals. This is especially clear when one considers ACTA's insane damage provisions (during a trial, right holders will be able to submit their preferred form of damage computation)

Article 9.1 on damages in ACTA (PDF)

Copyright repression is costly and ineffective

The Commission keeps stepping up repression, when in many instances counterfeiting is at its core a market failure due to the inadequacy of IPR holders' business models and contracts. At the same time, no EU Commission initiative exists to take a positive approach on discussing new financing models for the culture economy fit for the digital environment.

"ACTA is also needed to protect our safety and health"

ACTA will do little against truly harmful counterfeiting

China, Russia, India and Brazil, countries where most of counterfeiting is produced, are not part of ACTA, and have stated publicly that they will never be. Considering the widespread opposition to ACTA, the agreement has lost all legitimacy on the international stage. It hampers the advent of a consensus worldwide to fight "real" counterfeiting".

Statements by China, India and Brazil in TRIPS Council against ACTA

ACTA is a badly drafted text which takes the wrong approach to tackling counterfeits

If protecting health and safety was really the priority, then ACTA is just a bad and overbroad text. It mixes many types of infringement and enforcement measures, in which life-endangering fake products and organized crime activities are considered together with not-for-profit activities that play a role in access to knowledge, innovation, culture and freedom of expression.

Study on how ACTA would hamper the right to health

"The negotiations of ACTA have been transparent"

Transparency was only made possible under the pressure of civil society

Contrary to the Commission's claims, transparency on ACTA was only made possible after negotiation documents were leaked by insiders worried of ACTA's consequences. These leaks forced the negotiators to release negotiation texts in the Spring of 2010, more than 3 years after the beginning of the negotiations. Preparatory documents, which are key to interpret ACTA's vague provisions, remain confidential, as most of content of the EU Parliament's legal opinions on ACTA.

ACTA is part of the international agenda of copyright, patent and trademarks lobbies

ACTA is a direct by-product of the lobbying offensive launched in 2004 by the International Chamber of Commerce, presided by the then CEO of Vivendi-Universal Jean-René Fourtou, who started the business initiative against counterfeiting (BASCAP). Fourtou's wife acted as EU Parliament rapporteur for the IPR Enforcement Directive (IPRED) adopted the same year. It is one of the worst examples of private interests taking over policy-making.

Wikipedia article on BASCAP

ACTA both bypasses and undermines traditional international fora

The negotiation and implementation of ACTA bypasses legitimate international organizations (WTO, WIPO) where copyright, patent and trademarks policy are discussed. This is all the more unacceptable considering that a growing number of countries understand the importance of reforming these policies by breaking away from blind repression.

La Quadrature article on how ACTA bypasses democracy

ACTA will continue to circumvent democracy

In the future, ACTA's scope could also be easily expanded through the “ACTA committee”. The latter will have authority to interpret and modify the agreement after it has been ratified, and propose amendments. Such a parallel legislative process, which amounts to signing a blank check to the ACTA negotiators, would create a precedent to durably bypassing parliaments in crucial policy-making, and is unacceptable in a democracy. This alone should justify that ACTA be rejected.

Article 36.2 of ACTA